TORRETTA GRANITOLA 3 km(Campobello di Mazara, Trapani)La località di Torretta Granitola, che fu proprietà del principe Diego Aragona Cortez, si estende su una scogliera a sud-ovest di Campobello di Mazara. La borgata marinara, si trova in un'insenatura della costa frastagliata, caratterizzata da un porto naturale, oggi diventata una zona di villeggiatura rinomata per il mare cristallino e le acque tiepide che attirano i bagnanti. Fino a qualche decennio fa era sede di una grande tonnara (1875), le cui strutture erano adibite sia alla lavorazione del tonno che alla rimessa delle speciali barche e alla conservazione delle reti e delle ancore. Oggi, la tonnara Tre Fontane, ospitata un’unità operativa dell’Istituto per l’ambiente marino costiero (Iamc-Cnr), che svolge attività di ricerca e formazione principalmente nel campo dell'oceanografia interdisciplinare, dell'ecologia e biologia della pesca.Alla distanza di circa un chilometro dal centro abitato, su un capo roccioso chiamato Capo Granitola o Capo Sorello, si erge il faro. La costruzione fu ultimata nel 1862, anno in cui iniziò a funzionare. Due torri di guardia, erette nel XVI secolo lungo il litorale, costituivano un sistema di controllo del territorio dalle minacce dei pirati barbareschi, ed oggi caratterizzano e danno il nome alla zona.La località ha ricevuto il riconoscimento di una “vela” da Legambiente per la qualità dei servizi turistici e del territorio e per la balneabilità delle acque.
CAVE DI CUSA 10 km(Campobello di Mazara, Trapani)Situate non troppo lontano da Selinunte, le cave fornivano i materiale per i templi della città. La pietra, un tufo compatto e resistente particolarmente adatto alla costruzione, venne estratta per più di 150 anni, a partire dalla prima metà del VI sec. a.C.L'interruzione dei lavori, dovuta alla guerra tra Selinunte e Cartagine fu improvvisa. Le cave vennero abbandonate nell'arco di pochissimo tempo e così le abitazioni di coloro che vi lavoravano. E’ questa una delle caratteristiche peculiari del luogo ove giacciono gli enormi rocchi incompiuti destinati ai templi.Grandi massi cilindrici sbozzati o ancora da estrarre caratterizzano questa cava lunga 1.8 km.Alcuni rocchi completamente scavati, pronti al trasporto, altri appena accennati, con quel solco esterno che rendeva più facile il lavoro degli scalpellini caratterizzano il primo tratto della cava. Verso la fine del percorso, invece, è possibile apprezzare un capitello appena sbozzato.
SELINUNTE 25 km(Trapani)Selinunte è un'antica città greca situata sulla costa sud-occidentale della Sicilia ed oggi costituisce il parco archeologico più grande d’Europa.La posizione a circa 30 metri sul livello del mare permette che le acque azzurre del Mediterraneo lambiscano uno dei litorali incontaminati della provincia a ridosso dell’imponente parco archeologico.Tradizioni marinare, vita da spiaggia, tempi lenti e cucina mediterranea sono le caratteristiche di questo piccolo lembo di Sicilia dove tutti i giorni, in piazza Empedocle alle otto di sera, si svolge l'asta del pesce. Una piccola realtà di provincia letteralmente invasa dalla natura. Ad aggiungere prestigio ambientalistico alla zona è anche la Riserva Naturale Foce del fiume Belice.
PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE 30 km(Marinella di Selinunte, Castelvetrano)I ruderi della città si trovano sul territorio del comune di Castelvetrano, nei pressi della foce del Belice. Il territorio interessato forma un parco archeologico della dimensione di ca. 40 ettari.L'imponente complesso archeologico è composto dall'Acropoli, dalla Collina orientale, dal pianoro di Contrada Manuzza, dal santuario della Malophoros in contrada Gaggera e da due Necropoli (Manicalunga e Galera Bagliazzo).Molti edifici sono ad oggi rovinati in seguito a sismi avvenuti in epoca medievale; tuttavia alcuni interventi hanno permesso di ricostruire quasi completamente il Tempio E (il cosiddetto tempio di Hera), e di rialzare in gran parte uno dei lati lunghi del Tempio C. Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. Fa eccezione l'opera più famosa, l'Efebo di Selinunte oggi è esposto presso il Museo Civico di Castelvetrano.
MAZARA DEL VALLO 15 km (Trapani)Sorge a 52 km da Trapani, alla foce del Mazaro, probabilmente di origine fenicia, fu conquistata dai Cartaginesi (409 a.C.) ed in seguito dai Romani.Rientra nella Riserva Naturale Integrale Lago Preola e Gorghi Tondi, un’oasi del WWF dall’estensione di circa 335 ettari, che ospita diverse specie floristiche e ittiche di pregio.Il vecchio centro storico, un tempo racchiuso dentro le mura normanne, include numerose chiese monumentali, alcune risalenti all'XI secolo. Presenta i tratti dei quartieri a impianto urbanistico islamico tipico delle medine, chiamato Casbah (anche Kasbah), di cui le viuzze strette sono una specie di marchio di fabbrica.
MENFI 35 km (Agrigento)Lungo la costa sud occidentale della Sicilia, posta tra l'area dei templi dorici di Selinunte e l'area degli scavi archeologici di Eraclea Minoa, sorge la città di Menfi in Provincia di Agrigento. Il territorio è attraversato dai fiumi Belice e Carboj e da alcuni torrenti, confina con i territori di Montevago, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia, Castelvetrano, Sciacca ed il Mare Mediterraneo. La fascia costiera del Comune di Menfi si estende per circa 10 km ed è caratterizzata da spiagge di sabbia finissima e ciottoli bianchissimi, da un'affascinante scogliera a picco sul mare e dalla presenza del fenomeno naturale delle dune. Le dune invadono infatti l'entroterra per centinaia di metri.Menfi presenta una natura incontaminata, bagnata da un mare dalle tinte variegate. Le spiagge, insieme al porticciolo turistico di Porto Palo, fanno di Menfi una località indicata per una vacanza rilassante, Non a caso, anno dopo anno, viene premiata con la Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento internazionale che premia la qualità delle acque.Menfi è famosa per essere la culla del vino siciliano considerata la presenza di cinque fra le cantine più' prestigiose dell’isola: Cantine Barbera, Lanzara, Piana dei Cieli, Planeta Settesoli.
PORTO PALO 35 km(Menfi, Agrigento)L’antico borgo marinaro di Porto Palo sorge al centro di un ampio golfo ed è oggi la più rinomata località balneare del territorio, luogo di attracco di imbarcazioni da diporto e di uno sparuto numero di piccoli pescherecci. Il suo paesaggio è inconfondibilmente sovrastato da una Torre di avvistamento anticorsaro, costruita nel 1583 in cima al promontorio. L’antico insediamento di pescatori si inerpica sul promontorio con bianche casette che hanno conservato l’antica fisionomia affacciandosi sul porto, l’antico approdo orientale della vicina Selinunte. Il litorale è di sabbia chiara e finissima e qui si concentrano i pochi stabilimenti balneari del territorio, lasciando per il resto libero accesso alle spiagge, premiate con la bandiera blu per le acque purissime e incontaminate.
RISERVA NATURALE FOCE DEL FIUME BELICE 35 km(Menfi, Agrigento / Castelvetrano, Trapani) Al confine tra i comuni di Castelvetrano e Menfi si estende la Riserva Naturale Foce del Fiume Belice e delle dune limitrofe, che interessa un breve tratto di costa meridionale della Sicilia, quella più tipicamente 'africana', fortemente connotata da dune sabbiose che si spostano con il vento.Anticamente questo tipo di paesaggio caratterizzava quasi interamente il litorale mediterraneo dell'isola, oggi, a causa di interventi indiscriminati, non ne rimane che questo piccolo lembo.Si tratta di un luogo pieno di fascino con le sue coste aspre, scolpite e levigate dal mare. L'area protetta comprende tre ambienti diversi: le dune, la foce del fiume con relativa vegetazione palustre e all'interno, la macchia mediterranea sempreverde.La riserva è bagnata dalle acque del Canale di Sicilia ed è limitata a nord dalla vecchia ferrovia Castelvetrano-Sciacca. Proprio in questa zona sfocia in mare il fiume Belice dopo aver percorso ben 77 chilometri, partendo da Piana degli Albanesi. Un tempo era navigabile per un lungo tratto tanto che, per millenni, costituì una importante via di comunicazione tra l'interno e la costa belicina, come testimoniano i resti archeologici rinvenuti che vanno dalla preistoria al medioevo.Il corso d'acqua inoltre, era pescosissimo e alimentava il Mulino vecchio, struttura di origine romana, che può essere visitata seguendo una stradella che costeggia il fiume Belice, dipartendosi dalla vecchia strada statale per Menfi.
ERICE 110 km(Trapani)Sulla cima del Monte omonimo - che, sull'estrema costa occidentale della Sicilia, sovrasta la città di Trapani e il mare in cui si specchiano, da un lato, a sud-ovest, le Isole Egadi, dall'altro, Castellammare del Golfo e il Monte Cofano - sorge, da tempi antichissimi, la città di Erice.Su un altopiano, in una posizione geografica eccezionale, il borgo mantiene intatto il suo aspetto medievale: dalle strade selciate ai muri di pietra, quasi sempre a protezione dagli sguardi esterni di cortili fioriti in cui si svolge la vita familiare, la sensazione che si ha, percorrendo le trame che compongono i lastricati ericini, è di un'immersione nel passato remoto, nell'atmosfera fluida in cui la nebbia si muove tra le mura e le pinete.I panorami mozzafiato comprendono: da un lato Trapani e le saline, le Egadi, ancora più a sud Marsala e, se il clima lo consente, anche Pantelleria e Capo Bon, in Tunisia; dall'altro il Tirreno, il golfo di Castellammare, la costa di San Vito lo Capo ed oltre, fino ad Ustica.
PARCO ARCHEOLOGICODELLA VALLE DEI TEMPLI DI AGRIGENTO 110 km(Agrigento)Il Parco, ampio circa 1300 ettari, conserva uno straordinario patrimonio monumentale e paesaggistico che comprende i resti dell’antica città di Akragas e il territorio ad essa circostante sino al mare. Nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”, si trova uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, immerso in un paesaggio agricolo di rara bellezza prevalentemente costituito da ulivi centenari e mandorli.La Valle dei Templi d’Agrigento è ricchissima di templi e monumenti: 12 templi tra cui Il Tempio di Era (Giunone) Lacinia (450 – 440 a.C.); il Tempio della Concordia (430 a.C.); il Tempio di Demetra (480 – 470 a.C.), tre santuari, le necropoli, opere idrauliche, fortificazioni, l’Agorà Inferiore e l’Agorà Superiore, un Olympeion e un Bouleuterion.
SAN VITO LO CAPO 115 km(Trapani)San Vito lo Capo in provincia di Trapani è una delle più belle località di mare della Sicilia occidentale. E’ una delle destinazioni più note della Sicilia, ma nonostante questo riesce a mantenere un’atmosfera elegante e rilassata grazie alla preservazione dell’architettura originaria del borgo, con le sue tipiche palazzine bianche cresciute nei secoli intorno alla Chiesa Madre (un tempo una fortezza saracena). Sebbene il culmine delle attività sia nel periodo del Cous Cous Festival, San Vito lo Capo è una meta sempre viva.I fondali di San Vito Lo Capo si prestano a splendide immersioni subacquee. Basta superare i 40 metri per trovare i primi rami di corallo rosso. Tutti i fondali della zona sono ricchi di testimonianze di antichi traffici marittimi: anfore di diversa età, e soprattutto ancore in piombo abbandonate dai vascelli.La spiaggia ricade nella Riserva Naturale del Monte Cofano e non lontano da quella di Macari, che prende il nome dall’omonimo borgo a ridosso del mare. A poca distanza da qui si trova il grande sito archeologico di Segesta e le famose saline di Trapani.
RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO 125 km(San Vito Lo Capo, Trapani)La riserva si estende nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, nella penisola di San Vito Lo Capo che si affaccia sul Tirreno tra Castellammare del Golfo e Trapani. La costa dello Zingaro è uno dei pochissimi tratti di costa della Sicilia non contaminata dalla presenza di una strada litoranea: Roccia e mare, pietra ed acqua, gli elementi che incontrandosi danno vita ad un mix di colori intensi e tenui al contempo.Le calette, verdi-blu e bianche di ciottoli e la terra, refrigerio nei giorni d’estate, si rincorrono dall’ingresso di San Vito Lo Capo fino a Castellammare del Golfo: La Tonnarella dell’Uzzo, la Cala dell’Uzzo e Cala Marinella, Cala Berretta, Cala della Disa, Cala del Varo e Cala Capreria.Il territorio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro presenta una grande varietà di ambienti di grande interesse naturalistico. A poca distanza da esso, Monte Cofano, imponente e maestoso, custodisce tanta bellezza.